Rivalità (Le stelle di Noss Head Vol. 2)

rivalita

Titolo: Rivalità

Autore: Sophie Jomain

Editore: LainYa (Fazi Editore)

Anno: 2016

Pagine: 341

Prezzo: 13,50 euro per la versione cartacea, 5,99 euro in formato digitale

Il voto della Kate: 8

SINOSSI:

Hannah ha finalmente iniziato il primo anno di Storia all’Università di St Andrews. Insieme al suo bellissimo ragazzo Leith, che oltre a essere la sua anima gemella è anche un lupo mannaro, fra lezioni e nuovi amici le giornate scorrono piacevoli e meravigliose. Tuttavia, all’interno del piccolo universo di St Andrews, la confraternita del Cerchio – frequentata da studenti affascinanti e pericolosamente misteriosi – attira subito l’attenzione della ragazza, che ben presto verrà travolta da una rivelazione sconvolgente: i lupi mannari non sono le uniche creature leggendarie ad aver oltrepassato i confini del mito per entrare nella realtà. E così, la storia d’amore di Hannah e Leith, oltre a dover fronteggiare i pregiudizi del Branco, che ritiene di cattivo gusto l’unione di un lupo mannaro con un essere umano, sarà anche minacciata da una vera e propria guerra che sta per scoppiare con altre fazioni, infiammata da contrasti che si trascinano da centinaia di anni.

LA RECE DELLA KATE:

Le saghe.

Il 3.0 dell’editoria per giovani adulti.

“Sia lode alle saghe”, dicono gli editori.

“Iddio le maledica tutte”, dicono i lettori.

Le saghe dividono più delle squadre di calcio, della politica, del cibo (se me lo rubi dal piatto ti divido eccome, credimi). Le saghe… sì. Quelle che cominciano e non sai bene se e quando finiranno. Quelle che il primo volume esce a febbraio 2005 e il secondo volume a novembre 2013 (ricordate la trilogia de L’atlante di smeraldo? Uscito il secondo non ti ricordavi nemmeno di aver comprato il primo, figuriamoci se ci si poteva ricordare di cosa diamine parlasse!). Insomma, si capirà bene che io non sono (più) una grande fan delle saghe, ma la realtà è una e una sola: vanno a gonfie vele e difficilmente il trend subirà cambiamenti importanti, quindi tanto vale farsene una ragione, pazientare e pregare di avere buona (buonissima!) memoria (argh).

Ma qui, ragazzi, ci troviamo di fronte a una incredibile e piacevolissima eccezione: Vertigine (da me recensito, grazie alla CE, qui) è uscito da pochissimi mesi e già possiamo leggere il secondo capitolo della serie. Figo, vero? Fighissimo!

… Ma insomma, dove eravamo rimasti?

Tra le braccia di Leith, un ragazzone bello e impossibile dalla pelle calda come una stufa e dagli occhi magnetici come una calamita, ecco dove eravamo rimaste. Tutte. Bavina alla bocca compresa, certo.

Le cose non sono cambiate molto. Hannah e Leith si amano ancora (del resto, mia cara Hannah, noi ti comprendiamo perfettamente) mentre la loro vita è preda di furiose novità. Hannah ha infatti deciso di non tornare in Francia: rimarrà a St. Andrews (mia cara Hannah, ti comprendiamo perfettamente anche in questo caso) accanto al suo amato e fascinoso lupo per iniziare lì il primo anno di università. Nuova vita, nuova scuola, nuovo appartamento, nuova compagna di stanza e tante, tantissime emozioni! Ad attendere Hannah dietro l’angolo non sono infatti solo i meravigliosi e scultorei pettorali del suo fidanzato, ma alcune sorprese ben meno piacevoli e molto, molto pericolose.

La ragazza scoprirà presto che a St. Andrews non ci sono solo gli amici del Branco di Leith, ma anche i loro più antichi e acerrimi nemici, quelli del Cerchio. Sono uniti, sono tanti, sono freddi. Si mischiano ai mortali senza esserlo. Vivono in eterno e in eterno cercano solo una cosa: sangue.

Vampiri. Angeli neri. Creature meravigliose e temibili. All’apparenza ragazzi comuni, nascondono invece inquietanti verità e un odio ancestrale verso tutti quelli del Branco. La scintilla che può far scatenare una guerra tra le due fazioni è troppo vicina, e il pericolo è altissimo. Per tutti. Per loro, per i tranquilli cittadini di St. Andrews e soprattutto per lei, la bella Hannah, disposta a tutto pur di fermare una battaglia che ha tutti i presupposti per diventare mortale quando una ragazza del Cerchio viene uccisa e il Branco viene ritenuto responsabile di quella morte atroce.

PERCHÉ GLI HO DATO 8:

Partiamo da una prima (ma fondamentale) considerazione: non è sempre sempre sempre così, ma spesso i primi capitoli sono i migliori (il caso di Hunger games valga per tutti e per tutti faccia eccezione Harry Potter) mentre tutti quelli che seguono sono pallide e stentate imitazioni che tengono compagnia e chiudono il cerchio ma raramente si avvicinano al primo come sensazioni, qualità di scrittura, prosa ed emozioni regalate. Questo, se non altro, vale per me.

Rivalità… Rivalità è diverso. È migliore.

Dalla trama al ritmo, dai dialoghi ai personaggi, ogni aspetto del romanzo ha subito fortissimi miglioramenti rispetto al primo capitolo che, pur essendo sicuramente godibile e carino, aveva il difetto di perdere – talvolta – un poco di mordente.

Certamente la somiglianza (talvolta eccessiva) con il più famoso Twilight non può essere ignorata e certamente indispettirà più di qualcuno. Gli elementi in comune sono infatti moltissimi, ed è a mio parere inutile stare ad elencarli, perché chiunque abbia letto Twilight (esiste qualcuno che non l’ha fatto, in sala?) sa bene di cosa sto parlando e sa quindi cosa ritroverà (con gioia o disappunto) in questo romanzo.

I punti di forza, del resto, sono fondamentalmente tre: un antagonista maschile molto interessante (molto “uomo”, molto fascinoso, molto carismatico; a volte più interessante dello stesso Leith, che dovrebbe risultare il testa alla classifica, in teoria); delle ambientazioni meravigliose (l’umida e magica Scozia) e una chiusa spettacolare con un’impennata di adrenalina paurosa che mi ha lasciata senza fiato!

Rivalità è quindi un classico fantasy YA a tema “mannari Vs vampiri” dalla prosa leggera e fluida, un romanzo che si lascia leggere in poche ore e che non presenta particolari problemi sul piano strutturale.

(Quello che non ho capito è se certi editing “sbarazzini” siano il frutto di un lavoro fatto alla “viva il parroco” o siano invece frutto di una precisa scelta editoriale.)

LA CITAZIONE:

“Gli angeli demoniaci sono delle creature soprannaturali completamente a parte. Sono circondati da leggende straordinarie, a un punto tale che non si è nemmeno certi della loro vera origine. La storia più diffusa racconta che siano per metà vampiri e per metà strigi […], incantatrici. Hanno una voce armoniosa capace di sedurre chiunque abbia l’imprudenza di ascoltare i loro canti. Colui che le sente dimentica tutti: padre, madre, figli. Diventa una preda facile, sottomessa. Le strigi sono crudeli, pericolose, astute, rapide e assetate di sangue.”

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