Titolo: Incantesimo
Autore: Rachel Hawkins
Editore: Newton Compton
Anno: 2015
Pagine: 253
Prezzo: 4,99 euro in formato ebook – 9,90 euro in cartaceo
SINOSSI
Sophie Mercer è una ragazza di sedici anni molto particolare. Da tre anni, infatti, ha scoperto di essere una strega: un potere che ha ereditato dal padre e dalla nonna, ma che non sa ancora gestire. Dopo che il suo primo incantesimo durante il ballo scolastico ha causato dei danni e portato grande scompiglio, la madre ha deciso di spedirla alla Hecate Hall, una scuola per ragazzi “speciali”, i Prodigium, dove eccentrici insegnanti faranno in modo che gli adolescenti imparino a usare i poteri con discrezione e soprattutto lontano dagli occhi dei normali, che potrebbero far loro del male. I suoi compagni sono dei tipi strani: mutaforma, streghe, fate, licantropi e vampiri. Per Sophie è difficile ambientarsi: le altre streghe come lei sono superficiali e viziate, se non crudeli e ambiziose, poi si prende una cotta per un giovane stregone irraggiungibile, mentre un fantasma la perseguita e la sua nuova compagna di stanza è la ragazza più odiata e temuta di tutta la scuola. Come se non bastasse, una misteriosa creatura sta attaccando gli studenti, lasciando due piccoli fori sul collo delle sue vittime, e la prima a essere sospettata è ovviamente la sua amica Jenna. Ma per Sophie le minacce non sono finite: scoprirà ben presto che un’organizzazione segreta e potentissima, L’Occhio di Dio, presente ovunque, vuole eliminare dalla faccia della terra tutti i Prodigium, mentre il Consiglio la sorveglia. Forse perché lei è la prima della lista?
LA RECE DELLA KATE
Tutti i libri – una buonissima parte, se non altro – riescono a fare ciò che io desidero: trasportarmi altrove. Dimenticare per un attimo (più di un attimo) i dispiaceri, le beghe, le frustrazioni, i litigi. I libri sono il mio Tavor, le mie benzodiazepine.
Alcuni libri, però, riescono in questo compito meglio di altri.
I fantasy.
Ho una vera e insana passione per i fantasy, soprattutto per fantasy young adult con streghe, stregoni, fate e compagnia danzante. Se poi in mezzo ci si mette una scuola-riformatorio un poco lugubre e qualche ragazzotto fascinoso be’… io… ragazzi, io perdo la testa!
Questo romanzo ha tutte queste caratteristiche e molto di più.
Sophie ha sedici anni e da tre ha scoperto di essere una strega nata da padre stregone e madre umana.
Dopo aver compiuto un incantesimo d’amore finito molto male, Sophie viene chiu… mandata alla Hecate Hall, una scuola/riformatorio per Prodigium: streghe, stregoni, fate, vampiri, licantropi e mutaforma. È una scuola come tante altre, solo molto più creepy e – penso io – divertente. Non mancano le gelosie, le cattiverie, e un pericolo in agguato per tutti loro: l’occhio di Dio, organizzazione nata al solo scopo di annientare tutta la razza magica e i suoi Prodigium.
Insomma, c’è amicizia, c’è magia, c’è amore, c’è action. E non c’è una fine, ovviamente, perché è una trilogia.
Mi sono divertita moltissimo, moltissimo! Ha due difetti, nemmeno troppo piccoli: assomiglia in modo osceno a Harry Potter e la virata finale è davvero molto brusca.
Che somiglia a Harry Potter lo vedrete con i vostri stessi occhi, non sto a fare grandi giri di parole, non avrebbe senso, perché già dalla sinossi si capisce quanto le due storie siano simili. Una grande scuola tetra, oggetti che si divertono a cambiare posto, insegnanti bizzarri, incantesimi e tanti altri particolari che, volenti o nolenti, vi riporteranno alla memoria le avventure del maghetto occhialuto.
In definitiva, però, mi sento di consigliarlo davvero. È divertente senza essere stucchevole, la protagonista ha uno humor che fa ridere persino me e le ambientazioni sono ben fatte.
Una lettura ultra piacevole per l’estate, duecentocinquanta e passa pagine che ho letto in poco più di due ore.
LA CITAZIONE:
«L’occhio di Dio ha sede a Roma e il loro scopo dichiarato è eliminare la nostra razza dalla Terra. Si considerano una sorta di santi cavalieri, mentre noi siamo il male che bisogna sradicare. Soltanto l’anno scorso questo gruppo è stato responsabile della morte di più di un migliaio di Prodigium».